Guardavalle, il borgo delle antiche torri

inizia un viaggio insieme a noi a Guardavalle, il borgo che con il suo sistema difensivo di torri era a guardia delle valli che lo circondavano. Un territorio vasto , e vario dalle spiagge bianche alle zone boschive montane.

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Siamo ai confini meridionali della provincia di Catanzaro, è qui che sorge Guardavalle, un borgo di circa 4000 abitanti adagiato in una valle circondato da colline, tra i corsi delle fiumare Assi e Lunarie attraversato nel suo centro dalla fiumara Patella.

La storia del borgo di Guardavalle

Le origini si attesterebbero attorno l’anno mille allorquando abitanti degli insediamenti lungo la costa fuggono per trovare riparo dalle incursioni continue dei Saraceni. Il primo insediamento sembrerebbe essere localizzato in quello che oggi si chiama il quartiere “casalejo”. Il toponimo sembrerebbe legare il nascente borgo al Casale di Stilo, di cui appunto il borgo di Guardavalle sarebbe stato un piccolo casale, subendone nel corso dei secoli le sorti, sotto i vari dominatori che si susseguirono: Normanni, Svevi, Angioini e Aragonesi fino ai Borboni.

Il paese venne più volte attaccato dai saraceni questo è il motivo per cui nel borgo furono erette ben 12 torri a guardia del territorio. Di tale sistema di avvistamento e difensivo oggi rimane ben la Torre dei Giordano, sebbene rimaneggiata e convertita in abitazione nel corso degli ultimi secoli.

Un illustre personaggio che ebbe i natali nel borgo fu il cardinale Guglielmo Sirleto, nel corso del XVI secolo la sua importanza fu tale che arrivò quasi all'elezione della carica papale. Carica che rifiutò preferendo continuare i suoi studi teologici. L’attaccamento per la sua terra di origine portò molti vantaggi al borgo stesso, tra cui l’esenzione dal pagamento dei tributi per un decennio in seguito ad attacchi subiti. Fu suo nipote il vescovo Fabrizio Sirleto a dare inizio alla costruzione di quello che doveva essere un complesso monastico imponente i cui resti sono ben visibile nel centro del borgo.

Nel 1799 che Guardavalle si rese indipendente da Stilo, e fu dichiarato Comune ad opera del generale francese Championnet.

Seguendo le tracce della storia di Guardavalle

Fu sopratutto nel periodo barocco che il borgo di Guardavalle vide impreziosirsi attraverso la costruzione e il rimaneggiamento di palazzi gentilizi, grazie sopratutto all'abile arte di scalpellini con la lavorazione del granito e di artigiani del ferro nella lavorazione di opere in ferro battuto. Tutte tracce queste che possono ancora oggi essere ammirate in una passeggiata per il borgo dove incontriamo vari palazzi nobiliari e chiese.

La chiesa della Madonna del Carmine, è una chiesa seicentesca, così come riportato sulla trave posta all'ingresso dell’edificio, ma è probabile la sua origine sia anteriore. Sull'ingresso secondario laterale è ben visibile lo stemma dei Sirleto. Posta nel cuore del borgo, la chiesa matrice dedicata al patrono Sant'Agazio, la cui origine non è nota, ma è nel 1548 che da Squillace venne qui portata la sacra reliquia del santo, a cui poi nel 1632 venne intitolata la chiesa.

Risale ai primi anni del 1600, invece la costruzione della chiesa di San Carlo, costruzione dedicata dai Sirleto alla figura di Carlo Borromeo. La chiesa imponente nella sua struttura non fu mai completata, probabilmente a seguito della morte dello stesso vescovo Fabrizio Sirleto, che ne aveva deciso la costruzione.

Tra i palazzi nobiliari citiamo il Palazzo dei Spedalieri conosciuto anche come Palazzo Sirleto, antica residenza dei Sirleto. Il suo portale in granito con la balconata sovrastante, arricchisce la sua facciata settecentesca. All'interno vi è una cappella gentilizia che è una copia della chiesa di Sant'Agazio. Poco distante si erge Palazzo Falletti, un palazzo di epoca ottocentesca. Il suo ingresso è arricchito da un portale in granito con una balconata sovrastante, e caratterizzato da un ampio ingresso impreziosito da un lato da un bellissimo cancello in ferro battuto che da accesso a un giardino prensile.

La natura e la ricchezza del territorio

Ma oltre alla secolare storia del borgo, Guardavalle ha il suo punto di forza nell'intero territorio che lo circonda (circa 60 km quadrati), dalle valli boschive selvagge della zona montuosa solcate da corsi d’acqua e torrenti, alle distese di spiagge bianche con mare cristallino della zona costiera.

Il patrimonio boschivo è composto da alberi, spesso secolari, di castagno, di lecci e di faggi. Immersa tra le montagne e i boschi, troviamo la cascata di Pietracupa, formata da un salto di 10 metri del torrente Assi., circondata da un contesto naturalistico di straordinaria bellezza.

La zona marina invece è caratterizzata da una lunga costa (circa 4 km) con dune marine e spiagge di sabbia silicea bianca e battigia di ghiaia. In prossimità della marina di Guardavalle sorgono degli stabilimenti balneari attrezzati, che specialmente durante l’estate contribuiscono ad animare le serate con intrattenimenti vari.

di Nicola Romeo Arena | 22 marzo 2021

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