Stilo

Visita insieme a noi il borgo di Stilo con i suoi scorci suggestivi di un passato che riecheggia nella bellezza di un'intera vallata, una delle espressioni più suggestive e ricche di fascino del territorio calabro del versante ionico.

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Il fascino e la poesia del territorio calabro trovano una delle loro espressioni più suggestive in Stilo, cittadina dell’area reggina inserita nel circuito dei borghi più belli d’Italia.

Tratti caratteristici di Stilo sono la sua “Cattolica”, i resti del poderoso castello normanno e il fatto di aver dato i natali al celebre filosofo Tommaso Campanella.

Caratteristiche, queste che, nonostante il loro valore immenso, non esprimono compiutamente il fascino e la magia di questo magico paesino, finché non ci s’immerge nella conoscenza della sua storia millenaria.

Le origini di Stilo risalgono all’epoca magno greca e sono legate alla distruzione dell’antica Kaulon da parte di Dionigi di Siracusa, nel 389 a.C.. I resti di quest’antica cittadina sorgono nell’area dell’odierna Punta Stilo. In un secondo momento, gli abitanti di quei luoghi si spostarono nell’area sulla destra della fiumara Assi e infine sul Monte Consolino, dove edificarono Stilida, proprio dove oggi sorge l’odierna Stilo.

Nel VI secolo Stilida divenne parte dell'Impero Bizantino. All’epoca bizantina risale la costruzione di un vero gioiello architettonico: la Cattolica. Incastonata nella roccia viva, in uno dei punti più belli e panoramici del paese, questa chiesa, così denominata perché era la chiesa madre tra le cinque parrocchie del paese, è a croce greca e presenta un’architettura tipica del periodo medio-bizantino. All’interno presenta quattro colonne, che dividono lo spazio in nove parti. Delle cupole su delle colonne di uguale diametro, coprono il quadrato centrale e quelli agli angoli. La cupola centrale è lievemente più alta e presenta un diametro maggiore.

All’esterno la basilica è quasi priva di decorazioni, ad eccezione delle cupole, rivestite con mattonelle quadrate di cotto. All’interno invece, i muri della chiesa erano interamente ricoperti di affreschi valorizzati anche dalla particolare disposizione delle fonti di luce, che mette in risalto lo spazio.

Sul piano della gestione politica, la cittadina di Stilo si fregiò del privilegio del Regio Demanio, ovvero la possibilità di amministrarsi da sé, anziché essere possedimento di un signore feudale. Privilegio che venne concesso in epoca normanna e venne revocato nel XIV secolo da Carlo V.

Nel 1575 il re Filippo II restituì a Stilo il Regio Demanio e la contea. Proprio in questi anni, tuttavia la cittadina fu animata da forti fermenti che miravano a contrastare l’egemonia della corona spagnola. Ad animarli era Tommaso Campanella.

Giovan Domenico Campanella (questo il suo nome prima di entrare nell’ordine dei domenicani) è stato un filosofo, teologo, poeta e frate domenicano italiano a cui Stilo diede i natali nel 1568.

Figlio di un umile ciabattino, povero e analfabeta, non potendosi permettere di andare a scuola, ascoltava dalla finestra le lezioni del maestro del paese, dando prova di quella ostinata voglia di conoscenza che caratterizzò il suo animo inquieto per tutta la sua vita. Morto a Parigi nel 1639, Tommaso Campanella espresse nelle sue opere filosofiche un pensiero dai tratti originalissimi che tendeva a conciliare la nuova filosofia rinascimentale della natura con la proposta di una radicale riforma delle scienze e della società.

Tornando alla storia di Stilo, nel 1658 la cittadina ottenne nuovamente i privilegi di Regio Demanio, per cui poté di nuovo amministrarsi autonomamente.

Tra gli eventi nefasti che interessarono la città c’è da segnalare il terremoto del 1783 che la danneggiò fortemente e alcuni decenni dopo, nel 1806, il saccheggio da parte delle truppe francesi.

Una storia millenaria, dunque, che qui riassumiamo cercando di sottolinearne i tratti salienti, ma che può essere colta nella sua magica suggestione visitando il borgo, le sue antiche rovine e anche vivendo gli eventi legati alla sua storia e alle sue ancestrali tradizioni. Il Palio di Ribusa è uno di questi.

Ripreso nel 1997, dopo 280 anni, questo evento straordinariamente suggestivo, è quello che meglio rappresenta l’orgoglio della cittadina di Stilo. La sua istituzione è legata alla storia di Stilo e del suo Regio Demanio, ma anche allo svolgimento della fera di Ribusa, una delle più importanti della Calabria e tutt’uno con la grande festa popolare caratterizzata da gare e tornei cavallereschi.

di Angela Rubino | 18 febbraio 2016

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